Avarie veicoli

Non sempre alla base dei sinistri vi è il c.d. "fattore umano", ma talvolta la causa degli stessi può attribuirsi a guasti o rotture dei veicoli coinvolti, dovuti a vizi costruttivi, riparazioni non eseguite a regola d'arte o carenze manutentive, dando luogo a principi d'incendio (per esempio causato da cortocircuito), cedimento di organi meccanici e o strutturali ecc. Un caso tipico è l'incendio spontaneo di un veicolo, in condizioni statiche o di marcia normale; in questo tipo di casistica l'origine (e quindi la causa) dell'incendio è facilmente deducibile qualora le fiamme abbiano interessato una zona limitata del veicolo. Difatti, nel caso in cui l'azione distruttiva dell'incendio risulti circoscritta solamente al vano motore aggredendo cablaggi o circuiti elettrici (batteria, fusibiliera, centraline ecc.) sarebbe del tutto verosimile ipotizzare che la causa dell'incendio possa ascriversi a un guasto di tipo elettrico, mentre la presenza di carburante nelle componenti esterne del vano motore porterebbe a dedurre un difetto di tenuta del circuito di alimentazione del carburante. La causa dell'incendio di un veicolo risulta meno chiara (ma non per questo indefinibile) qualora le fiamme abbiano comportato la distruzione totale del veicolo. Altro caso tipico di danneggiamento derivante da un vizio del veicolo è ravvisabile nel cedimento di organi meccanici, potenzialmente derivanti da vizi costruttivi, carenze manutentive, riparazioni non eseguite a regola d'arte, talvolta dando luogo a sinistri stradali. Anche in questo caso il vizio del veicolo può essere facilmente ravvisato qualora i danni sulla parte incriminata siano limitati alla sola rottura che potenzialmente può aver dato origine al sinistro in argomento (distaccamento di una ruota, danneggiamento di una sospensione ecc.). Spesso, per casistiche similari a quelle sopracitate, ci si può imbattere in richieste risarcimenti danno presso case costruttrici, riparatori ecc. le quali se non giustificate tecnicamente da un perito di parte potrebbero, anche nei casi palesi, non andare a buon fine.